La segnalazione pubblica fatta dai titolari dell’Oasi Lignana, lungo la SP34 nel territorio di Pescia, rappresenta un grido d’allarme che non può rimanere inascoltato. Si tratta di un appello chiaro e motivato, che nasce dall’esperienza diretta di chi ogni giorno lavora, investe e accoglie persone in una zona di grande valore paesaggistico, agricolo e turistico.
“Come consiglieri provinciali – dichiarano Francesca Capecchi e Lorenzo Vignali (Fratelli d’Italia) – riteniamo doveroso che la Provincia raccolga e valorizzi queste segnalazioni. Chi vive e lavora nella montagna pesciatina non chiede nulla di straordinario: solo che una strada provinciale venga mantenuta in condizioni dignitose e sicure.”
Dall’assenza della segnaletica verticale, alla vegetazione che ostacola la visibilità, fino al manto stradale danneggiato, le criticità elencate riguardano aspetti essenziali per la sicurezza e la fruibilità della SP34. Non parliamo solo di una questione tecnica, ma di un tema che tocca direttamente lo sviluppo e la vitalità di un’area intera.
“È paradossale – aggiungono i consiglieri – che le realtà che valorizzano le colline, attraggono visitatori e presidiano questi territori siano lasciate in condizioni di disagio logistico per mancanza di attenzione sulla viabilità. Come Fratelli d’Italia crediamo che la promozione e il presidio del territorio debba partire proprio da questi elementi basilari: infrastrutture efficienti, accessibilità garantita, manutenzione programmata.”
Anche Letizia Bagnoli, coordinatrice comunale di Fratelli d’Italia, sottolinea la gravità della situazione: “Il grosso problema è la sicurezza. La visibilità è limitata, si rischiano incidenti, si rischia di distruggere le auto, per non parlare della pericolosità di utilizzare moto e motorini. Sono necessari interventi urgenti: potatura delle piante pericolose, taglio dell’erba e manutenzione del manto stradale.”
Interviene infine anche Giacomo Melosi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Pescia: “Anche nell’ultimo fine settimana non si è vista anima viva a partire dalle nostre zone fino a Calamecca. Ci sembra evidente quindi come la Provincia, ma anche il Comune di Pescia che non interviene, non abbiano ben in mente quale forma di turismo vogliano perseguire, né tantomeno mostrino interesse allo sviluppo del nostro territorio.”
“In un momento in cui tanti parlano di rilancio delle aree interne – concludono i consiglieri – serve concretezza. Chi investe nelle colline e nella montagna non deve sentirsi abbandonato. È ora che la Provincia dimostri attenzione concreta a queste realtà, partendo dall’ascolto e proseguendo con interventi veri.”