10 mosse per cambiare il PDL.

E’ ovvio che questo PdL così come va non funziona. C’è chi(come me) lo diceva prima delle elezioni e chi se n’è accorto dopo gli scarsi risultati delle amministrative. Nei giorni successivi ai deludenti ballottaggi per il centrodestra qualcuno prevedeva una scissione di due anime che in alcune situazioni non si sono riuscite ad amalgamare in un partito unico.

Certamente emozionante ritornare ognuno “a casa propria” ma i nostri dirigenti nazionali hanno pensato(giustamente?) che non fosse la soluzione migliore e hanno optato per nominare(come di consueto) un segretario politico. Forse può essere una soluzione ma certamente io la vedo soltanto temporanea e non definitiva.

La spinta mediatica/politica di Berlusconi è evidentemente finita e un partito che si era basato maggiormente sulla sua leadership deve riuscire a ristrutturarsi e pensare che l’Italia c’è anche dopo il proprio presidente.Ecco secondo me come può rinascere il Popolo della Libertà:

1-CODICE ETICO

Prima di tutto il nostro partito necessita di persone pulite e con nessun interesse ad entrare in politica per fare affari o arricchiersi. Quindi dovremmo dotarci di un codice etico che prevede l’espulsione diretta per condannati e non permette l’ingresso nel partito a chi è già stato condannato

2-IL PARTITO E NIENT’ALTRO

Se il PdL è visto da tutti i propri militanti male organizzato è colpa, secondo me, anche di tutte quelle sigle che gli militano attorno. Naturalmente non credo che dabbano sparire ma sicuramente il loro ruolo deve essere ridimensionato. Dobbiamo avere la necessità di mettere in luce il partito e nient’altro. Le correnti sono secondo me la benzina di un partito, è giusto che si organizzino in associazioni ma il partito deve sempre avere i riflettori addosso

3-GIOVANE ITALIA

Un ruolo fondamentale deve essere giocato dalla Giovane Italia e in maggior modo dai giovani che sono nel partito. I giovani non devo essere candidati solo per far vedere che siamo un partito innovativo. I giovani devono essere inseriti nelle liste e bisogna permettergli di correre alle elezioni, con gli stessi mezzi degli altri, perchè sono la nuova spinta di un partito che sta nascendo. In tutte le province e i comuni bisogna dare spazio al movimento giovanile del PdL, premiando la militanza e il merito invece che i ragazzi che hanno famiglie “importanti”

4-TESSERAMENTO E CARTA DEI VALORI

Necessitiamo di un nuovo tesseramento che faccia sentire parte di un progetto chi decide di partecipare. Proprio per partecipare dobbiamo permettere a tutti di acquistare la tessera. Per fare questo basterebbe far pagare soltanto la cifra simbolica di 1 Euro per iscritto. Inoltre far sottoscrivere una carta dei valori sarebbe una buona scelta. Chi entra a far parte di un partito deve sapere quali sono i valori in cui esso si riconosce e deve rispettarne le regole

5-SEDI E LUOGHI DI RITROVO

I soldi ai partiti italiani che sono in Parlamento non mancano. Agli spropositati rimborsi elettorali si devono aggiungere tutti i finanziamenti esterni, le entrate per il tesseramento e le quote associative dei vari eletti a tutti i livelli. Questi fondi devono essere spesi per il partito e io credo che ogni comune italiano in cui è presente e attivo il PdL deve avere il necessario per fare politica sul territorio. Per questo ogni coordinamento comunale ha bisogno di una sede comunale dove fare politica e far vedere agli elettori che il partito è vicino alla gente

6-CONGRESSI A TUTTI I LIVELLI

In molti comuni italiani la classe dirigente del PdL non è molto amata dalla cittadinanza di centro destra e in alcuni casi anche dagli iscritti e dagli eletti. Per superare la logica 70-30 che tutti vogliono oltrepassare è necessario effettuare dei congressi. Non credo sia difficile organizzarli, basta solo la volontà. A partire dai Comuni, per passare alla Province e alle Regioni per arrivare poi ai livelli nazionali. Le varie anime all’interno del PdL si organizzeranno per dar vita a delle mozioni politiche che verrano presentate in ogni comune, provincia, regione e avranno i loro rappresentanti di riferimento a livello nazionale. Io non farei votare soltanto gli iscritti ma tutti coloro che si presenteranno nei seggi e decideranno di sottoscrivere la solita carta dei valori firmata dagli iscritti (della serie non è mai troppo tardi). Verranno eletti un coordinatore comunale, provinciale, regionale(senza vicari e vice perchè un partito forte si fa guidare da una persona solo e inoltre guidare un partito da solo è più facile da giudicare) e i vari coordinamenti a tutti i livelli che dovranno rispettare le percentuali riscontrate nelle urne. Anche a livello nazionale ci sarà una o più mozioni che dimostreranno di essere più radicate sul territorio rispetto ad altre e sempre rispettando le percentuali verrà composta un’assemblea

7-COORDINAMENTI COMUNALI E PROVINCIALI

I coordinamenti comunali e provinciali non devono essere eletti solo per “democrazia interna” ma bensì devono funzionare e anche bene. Sarà loro compito prendere le decisioni politiche a livello locale, mobilitare gli iscritti, sostenere gli eletti ed essere il tramite del partito nazionale. Il coordinatore regionale assumerà il compito di vigilare sui coordinamenti provinciali affinchè facciano il loro lavoro e in caso di inefficienza dovranno commissariare il coordinamento e indirre nuovi congressi solo a livello locale. Stessa questione per il coordinatore provinciale rispetto al coordinamento comunale. Anche i membri dello stesso coordinamento comunale/provinciale/regionale che non hanno più fiducia o non sono più allineati con il coordinatore che è stato eletto in congresso potranno chiedere le sue dimissioni indicendo nuovi congressi

8-DIREZIONE NAZIONALE e COMMISSIONI POLITICHE

Nei congressi si delineerà le percentuali di una direzione nazionale che dovrà dettare la linea del partito e le politiche da intraprendere. Credo che questa assemblea debba eleggere tre componenti che vigilino sui coordinamenti del Nord, Centro e Sud. Questi tre coordinatori faranno in modo che i coordinatori regionali facciano il proprio dovere e saranno il raccordo con la sfera nazionale. Le percentuali a livello nazionale delineeranno quale mozione sarà prevalente e così sarà automaticamente selezionato il nuovo Segretario(o presidente, chiamatelo come volete) del PdL. Quest’ultimo sarà ratificato dalla Direzione Nazionale ma sarà solo una formalità perchè essendo il rappresentante della maggiore componente del partito è normale che prenderà il consenso di una assemblea dove la maggioranza dei componenti fa capo alla sua leadership. Inoltre dovrebbero essere costituite delle Commissioni tematiche interne al partito delle quali dovranno esserne componenti personalità del partito di ogni livello. Queste Commissioni saranno tematicamente allineate con i Ministeri(Esteri, Interno, Difesa, Gisutizia, ecc) e in più una commissione che si occupa della propaganda, un’altrà del rapporto con gli eletti negli enti locali e altre commissioni simili

9-PRIMARIE

Nonostante sia uno strumento tipico del PD e del quale si vantano molto credo sia l’ora che anche noi iniziamo ad usare questo modo di selezione dei candidati. Assieme ai congressi servirà a rendere veramente democratico il nostro partito. A qualsiasi livello è giusto che i nostri iscritti scelgano il loro rappresentante da candidare. Una legittimazione dal basso aumenta le chanche della sua simpatia verso il proprio partito che non è sempre scontato data la selezione attuale. E’ vero che le primarie creano attrito all’interno del partito ma il candidato o i candidati che non vinceranno le primarie non saranno esclusi totalmente ma bensì dovranno appoggiare senza indugio il candidato vincente per far si che tutta la base sia unita.

10-ITALIANI E POLITICA

L’ultimo dei 10 punti che ho pensato per una rinascita del PdL poteva stare benissimo anche all’inizio di questa lista. Non ho deciso di metterlo in fondo a caso. Personalmente credo che i punti prima citati siano le fondamenta per costruire un buon partito e senza i quali si può anche smettere di credere in questo progetto. Il nostro partito deve tornare ad occuparsi degli Italiani e dei loro problemi praticando la Politica con la P maiuscola. Basta con i giudici, i giornali di sinistra e i bunga bunga. Nelle ultime tornate elettorali gli italiani ci hanno dato un chiaro segnale : vogliono un paese diverso. Noi non abbiamo fatto abbastanza per accontentare la gente e quindi dobbiamo capire che abbiamo sbagliato e cambiare qualcosa.

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